Lavorare con una startup significa correre, puntare in alto e iterare veloce. È il motivo per cui ci piace collaborare con realtà che condividono la nostra visione e il nostro modo di fare: obiettivi chiari, feedback rapidi, niente fronzoli.
A fine agosto 2023 Chiron ci coinvolge su un progetto con grande potenziale e una sfida altrettanto grande: rifinire i mockup esistenti, allineare requisiti e priorità, e arrivare a un MVP dell’app funzionante e pubblicato entro dicembre. Tempi stretti, margine di errore minimo, impatto massimo. Abbiamo detto sì senza esitazioni.
Per essere concreti, il perimetro iniziale è stato questo:
In breve: stessa energia di una startup, stessa urgenza sul time-to-market, con un obiettivo preciso da centrare.
Chiron è una healthtech nata nel venture studio di Founders Factory: usa l’AI per aiutare clinici ed esperti a guidare persone con condizioni croniche verso percorsi di self-care personalizzati e basati su evidenze, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita. Non è “la solita app”, ma una piattaforma costruita insieme a medici e pazienti, con un clinical board a supporto.
La soluzione è UKCA-marked (Class I) e combina machine learning e profili dati per suggerire interventi su attività fisica, sonno, nutrizione e terapia psicologica, adattandoli in tempo quasi reale ai feedback dell’utente (o del medico). Il focus iniziale è su condizioni a lungo termine (fibromialgia in primis) ma il modello è estensibile ad altre patologie croniche.
In una riga: AI al servizio della salute di lungo periodo, con percorsi di cura personali, misurabili e integrabili nei workflow clinici.
Il contesto era tutto fuorché semplice: mockup parziali, requisiti in evoluzione (classico in early stage) e time-to-market serrato. L’obiettivo però era nitido: stringere il perimetro sul core dell’app, concentrarci su quello e consegnare una build utilizzabile—capace di stupire e aiutare gli utenti—entro pochi mesi.
L’obiettivo era tanto chiaro quanto difficile, separare l’essenziale dal resto, convergere veloce sul valore e arrivare in tempo con un MVP solido e presentabile.
Già dai primi meeting è stato chiaro: niente MVP usa-e-getta. Serviva una base solida su cui iterare, pronti a riscrivere pezzi quando necessario, ma senza buttare tutto. Con il team Chiron abbiamo definito architettura, data model e relazioni tra attori/funzioni, poi ci siamo divisi così: backend in Python (con Pydantic) a cura loro, app in Flutter a cura nostra. Scelte diverse, stesso principio: velocità ora, manutenibilità domani.
Perché Python:
Perché Pydantic:
Perché Flutter:
Approccio architetturale:
In pratica abbiamo ottenuto tutti i vantaggi di un MVP veloce senza che fosse usa-e-getta, bensì un sistema pronto a crescere e scalare senza riscrivere tutto alla prima ondata di feedback.
In un progetto così, la comunicazione è parte della delivery. All’inizio abbiamo unificato tutti sullo stesso canale di messaggistica e convocato meeting “a richiesta” (a volte tre al giorno, a volte uno a settimana). Ha funzionato per correre, ma ha lasciato fuori asse il team non-tecnico di Chiron, che faticava a restare nel flusso.
Rituali minimi, chiari:
Canali e regole d’ingaggio:
Inclusione del team non-tecnico:
Per un progetto che necessitiva di velocità abbiamo seguito quindi un approccio con meno meeting ma più chiarezza; aggiungendo anche spazio dedicato a chi non scrive codice ma decide per il prodotto e l’azienda.
Con una finestra temporale stretta, abbiamo centrato la consegna a metà novembre, dedicato le settimane successive a rifiniture mirate e portato in pubblicazione l’MVP entro fine mese. Non è stato solo “rilasciare una build”: è stato mettere in piedi un prodotto usabile, stabile e pronto per essere validato con utenti reali.
In parallelo abbiamo messo online un backoffice leggero che ha sbloccato il team Chiron su attività quotidiane:
Abbiamo aperto una beta a oltre 1.000 utenti altamente profilati, raccogliendo feedback utili sia qualitativi (percezione del valore, frizioni, linguaggio) sia quantitativi (utilizzo dei flussi, punti di abbandono, feature più attivate).
Durante l’intera finestra di beta abbiamo registrato 0 crash: un crash-free rate del 100%.
Tradotto: l’architettura regge, i flussi core sono stabili e la base è pronta per crescere.
In sintesi: non solo abbiamo “consegnato in tempo”, ma abbiamo messo in mano a Chiron un MVP solido, validato e governabile, che ha iniziato subito a generare apprendimento e valore.
Partiamo dal dato che conta: l’MVP è piaciuto sia agli utenti che l’hanno provato nella beta (oltre 1.000 profili, zero crash) che agli investitori, i quali hanno visto un prodotto solido, usabile e con spazio di crescita. Questo ha rafforzato la fiducia sul progetto e dato slancio alla fase successiva.
Cosa facciamo adesso, partendo da qui
Da un contesto complesso a un MVP stabile, pubblicato e usabile: la risposta degli utenti (oltre 1.000 nella beta, crash-free) e l’interesse degli investitori dicono che la direzione è quella giusta.
Adesso si gioca la partita della scaling: rafforzare ciò che funziona, trasformare i feedback in miglioramenti mirati e crescere, e siamo orgogliosi di essere il partner tecnologico di Chiron ancora oggi e di poter contribuire al loro successo.