Il 27 maggio 2025 Google ha introdotto ufficialmente AI Max per le campagne Search.
Non è una nuova campagna, non è una funzione isolata, e soprattutto non è magia nera.
AI Max è una suite di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa, progettata per migliorare le performance delle campagne Search, automatizzando alcuni aspetti chiave: targeting, creatività e destinazioni.
È già disponibile anche in Italia, e si può attivare direttamente dall’interfaccia Google Ads.
Perché AI Max è qualcosa di diverso
Fino ad oggi, gran parte del lavoro su Google Search era guidato dalle keyword.
Con AI Max, si passa a un approccio più “intelligente”, che considera l’intento di ricerca, la struttura del sito e i contenuti esistenti per decidere cosa mostrare, come mostrarlo e dove far atterrare l’utente.
È una piccola rivoluzione silenziosa: meno focus sulle keyword esatte, più attenzione al contesto, alla pertinenza e alla personalizzazione.
Cosa fa (in sintesi)
AI Max introduce tre novità principali:
Le tue campagne possono ora intercettare ricerche che non hai esplicitamente inserito come keyword, grazie a una combinazione di corrispondenza generica e analisi semantica.
L’obiettivo è aumentare la copertura e raggiungere utenti con alta intenzione di acquisto, anche se usano termini non previsti.
I titoli e le descrizioni degli annunci vengono generati dinamicamente in base alla query e ai contenuti esistenti del tuo account (annunci attivi, landing page, URL…).
Non stai più scrivendo tutte le varianti a mano: è l’AI che le costruisce al momento.
Google può decidere di modificare automaticamente la landing page, inviando l’utente verso la sezione più coerente del sito in base alla query.
Questo può aiutare a migliorare l’esperienza post-click, soprattutto se hai siti complessi o con molte pagine prodotto.
Google ha già diffuso alcuni dati interni basati sui primi test:
Tra i case study ufficiali, troviamo:
Sono numeri interessanti, certo. Ma, come per ogni nuova funzionalità, andranno osservati nel tempo e nel proprio contesto specifico.
AI Max segna un passo importante nell’evoluzione delle Search Ads.
Non è una soluzione universale, ma rappresenta un nuovo modo di concepire l’advertising su Google: più dinamico, più automatizzato, più basato sui segnali reali.
Chi lavora nel marketing digitale dovrà imparare a conoscerlo, anche solo per decidere quando ha senso usarlo e quando no.
E come per tutte le novità che contano: non bisogna crederci sulla fiducia, ma provarlo con metodo.